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Il Canada verso un accordo di libero scambio con il MERCOSUR

La politica commerciale canadese è in continua evoluzione e mira al rafforzamento del proprio network attraverso la sottoscrizione di free trade agreement. Dopo il CETA, il TPP11 e gli altri accordi in fase di negoziazione, (NAFTA, Canada-CARICOM, etc), il Canada ha avviato una prima fase esplorativa per la conclusione di un accordo di libero scambio con il blocco commerciale del MERCOSUR (Mercato comune del sud), che comprende Argentina, Brasile, Paraguay ed Uruguay. 

Lo scorso 23 febbraio, il ministro del Commercio Internazionale del Canada, François-Philippe Champagne, ha annunciato l’esito positivo di questo primo contatto: la comune intenzione di approfondire le relazioni commerciali, espressa attraverso una dichiarazione congiunta Canada-MERCOSUR, emessa a margine degli incontri dell’Organizzazione Mondiale del Commercio che si sono tenuti a Marrakesh nell’ottobre del 2017.

L’intensificarsi del dialogo con il quarto blocco commerciale più grande al mondo, con un bacino di 260 milioni di persone ed un PIL aggregato di oltre 3 trilioni di dollari, fa intravedere al Canada l’opportunità di un nuovo mercato di approdo in paesi in rapida crescita e un ulteriore incremento dell’occupazione per la classe media canadese. Dai ricambi auto ai prodotti chimici, dal legname ai frutti di mare, questo importante mercato è infatti maturo per i prodotti ed i produttori canadesi. Ma un potenziale accordo di libero scambio porterebbe vantaggi anche per i paesi del Mercosur, grazie ad una riduzione delle tariffe su molte delle esportazioni verso il Canada, a beneficio dei consumatori canadesi che avrebbero l’opportunità di accedere, a prezzi più accessibili, a prodotti di abbigliamento o mobili. 

Come ribadito dal Ministro Champagne: “il Canada è impegnato in un’agenda commerciale progressista e diversificata che mette al centro gli interessi della classe media canadese. More trade means growth, and growth means more jobs, motivo per cui il governo continua a esplorare nuove opportunità per negoziare accordi di libero scambio con mercati globali in rapida crescita”.